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Realizzato da Luciano Santiprosperi (14APR2020) |
Cominciamo a dire che queste attrezzature possono essere portatili o fisse, manuali (azionati dalla forza delle braccia), elettriche (collegati alla batteria di una auto a 12/24 Volts o alla rete a 220 Volts), meccaniche o idrauliche (entrambi azionate da un motore a scoppio tramite un albero o una pompa). Presentano fondamentali differenze costruttive e rispondono a differenti, e specifiche, norme di utilizzo e di sicurezza.
L'ARGANO (o PARANCO) è un dispositivo che lavora sull'asse verticale, quindi dedicato al sollevamento. Gli argani, per intenderci, sono attrezzature dedicate principalmente ai lavori di edilizia, o di officina meccanica, comunque utili dovunque sia necessario sollevare dei carichi tramite una corda, un cavo o una catena. Il VERRICELLO, diversamente, è un dispositivo che lavora sull'asse orizzontale, quindi dedicato alla trazione parallela al terreno. Nella pratica del nostro utilizzo, sono queste le attrezzature utili per il recupero di un veicolo. |
I VERRICELLI MANUALI sono i più semplici, e possono essere trasportati per essere utilizzati nei modi più svariati. I loro limiti sono il peso, la limitata capacità di trazione (i modelli più grandi e pesanti possono arrivare a 2 tonnellate) ed, a csausa del loro particolare sistema meccanico, prevedono l'utilizzo di uno specifico cavo semirigido e la necessità di una costante manutenzione. È comunque una attrezzatura molto versatile che può essere agganciata a qualsiasi lato del veicolo per un tiro ottimale. Inoltre, non essendo fissa, può essere spostata su altri veicoli o utilizzata per spostare o rimnuovere ostacoli anche nei punti complicati da raggiungere con il 4x4. Il modello forse più conosciuto, e diffuso, è il Tirfor® prodotto dalla Tractel.
I VERRICELLI MECCANICI sono azionati dal motore stesso del veicolo che, tramite un albero collegato ad una presa di forza meccanica posizionata sul cambio, riesce ad azionare il tamburo del verricello. Generalmente presenti sui veicoli militari, sono sistemi molto robusti ed affidabili, adatti ad un utilizzo continuo. Bisogna tener presente che i veicoli attuali difficilmente sono dotati di questa specifica presa di forza. In ogni caso si tratta di attrezzature pesanti, costose e con una installazione complicata. I VERRICELLI IDRAULICI sono collegati a un circuito idraulico collegato ad una pompa azionata anch'essa dal motore del veicolo. Hanno le stesse caratteristiche, capacità e robustezza di quelli meccanici. In genere, i verricelli idraulici funzionano con un circuito idraulico in pressione da 120 a 160 Bar, ed una portata di olio tra i 45 e i 60 litri al minuto. La pompa idraulica di alta pressione può essere collegata tramite una puleggia o alla presa di forza. Con un impianto ben fatto, sono molto affidabili e generalmente più performanti per carico e velocità rispetto a quelli elettrici e meccanici. Per contro, necessitano di componenti particolari che li rendono decisamente più costosi. I VERRICELLI ELETTRICI possono essere collegati alla batteria di un'auto o di un camion (12V o 24V) e possono anche avere capacità elevate. L'unico vero problema è che tendono a scaldarsi, in quanto l'energia dissipata sotto forma di calore è proporzionale al quadrato dell'intensità di corrente assorbita (indicata in Ampere). Questo non lo rende adatto ad un uso continuo in quanto necessita di un certo tempo di riposo per il raffreddamento. Per non correre il rischio di danneggiarlo, sarebbe bene dotarlo di un fusibile termico che ne interrompa il funzionamento in caso di surriscaldamento. L'installazione sui nostri veicoli è una pratica abbastanza comune ma, essendo collegato alla batteria, occorre verificare che sia in buono stato e che abbia la sufficiente capacità di erogazione di corrente. Per capacità, reperibilità, facilità installazione e ridotti costi, il VERRICELLO ELETTRICO è sicuramente quello più adatto per essere montato sui nostri 4x4. Utile, se non indispensabile, per risolvere in sicurezza il recupero del nostro veicolo, o per essere di aiuto agli altri, si rende necessario in tutte quelle occasioni in cui il terreno non presenti le caratteristiche di aderenza adatte per effettuare un recupero con la apposita fettuccia (strops). Inoltre, per le sue caratteristiche, è certamente il metodo di recupero più veloce, sicuro e versatile in assoluto. L'azionamento avviene con un comando a filo, o tramite un telecomando. |
La capacità indica il carico massimo di trazione per un verricello. Può essere espresso in CHILOGRAMMI o, più comunemente, in LIBBRE (lbs). Qualora il valore fosse espresso in Libbre, basterà dividere il valore per 2,205 e si otterrà la capacità in Kg. Ad esempio un varricello da 9.500 libbre potrà trainare un carico di 9.500/2,205 = 4.310 kg circa. La capacità di un verricello è sempre riferita alla trazione di un carico su ruote e con il cavo perfettamente orizzontale, che il valore espresso dal produttore è sempre riferito al primo avvolgimento del cavo attorno al tamburo, e che questa forza diminuirà proporzionalmente man mano che, riavvogendo il cavo, aumenterà il numero delle le spire.
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Non deve stupire che la velocità di tiro di un carico sia lenta anche se effettuata da un verricello che a vuoto è molto veloce, in quanto esiste un compromesso tra velocità di trazione e capacità di carico. Un carico pesante verrà comunque sollevato più lentamente. Generalmente, un verricello può tirare un carico con una velocità di 1.5 metri al minuto. Ne esistono modelli molto veloci che, di solito, hanno un motore più potente o addirittura un doppio motore, ed un conseguente maggiore consumo di corrente che necessita di un adeguamento della batteria e dei cavi elettrici. Contrariamente a quanto si pensa, la maggiore velocità tangenziale generata dalla presenza di un maggior numero di spire sul tamburo, non determina una maggiore velocità di recupero, in quanto è compensata dal rallentamento del tamburo dovuto al maggiore sforzo.
ATTENZIONE A QUESTO: • Questo grafico dimostra la relazione diretta tra la velocità tangenziale (determinata dal raggio del tamburo che varia in base al numero delle spire presenti) e la coppia (determinata dalla potenza motore e dal fattore di riduzione applicato). Dunque, essendo evidente che la minore velocità tangenziale determina una maggiore coppia, si evince che la capacità di trazione si ridurrà proporzionalmente con l'aumentare delle spire di cavo presenti sul tamburo. La perdità di capacità è di circa il 13% per ogni spira in più, fino a quasi dimezzarsi al raggiungimento dell'ultima spira. Di conseguenza, man mano che recuperiamo il cavo, si avrà un costante aumento dello sforzo che necessiterà anche di un aumento in Ampere della corrente necessaria, con un maggiore surriscaldamento di tutti i collegamenti elettrici (verricello, cavi, solenoidi, ecc...) • È dunque importante scegliere un verricello con capacità adeguata rispetto ai pesi che si prevede di spostare, non solo per compensare la progressiva perdita di capacità dovuta all'avvolgimento, ma anche nel caso di attriti nello spostamento (ad esempio se si è piantati nel fango, neve o sabbia) o si tratti di traino su un piano non orizzontale (ovvero se si sta recuperando un veicolo in una buca o in salita). È consigliabile e prudente scegliere una capacità di carico di almeno il 50% superiore al peso del proprio veicolo e di allontanare il veicolo quanto più possibile, onde poter svolgere il cavo al massimo, ma avendo l'accortezza di lasciare almeno un giro completo di spire attorno al tamburo per evitare di strappare l'aggancio del cavo al tamburo. • Nel caso di un recupero molto pesante, ad esempio in un lungo tiro di un veicolo bloccato in salita, su neve profonda, fango o sabbia, aggiungendo una o più TAGLIE (specifiche carrucole) si può raddoppiare, triplicare o quadruplicare la capacità del verricello, ovviamente a discapito della velocità di recupero, che si riduce di conseguenza. Se non si dispone di una TAGLIA, è buona regola bene fermare il tiro ogni paio di minuti effettuando il recupero in più step, per permettere al verricello di raffreddarsi, magari mentre ci allontaniamo svolgendo di nuovo il cavo, per tornare a tirare con il minor numero di spire avvolte sul tamburo. La taglia può rendersi necessaria, ad esempio, anche per un tiro angolare, ed in base al posizionamento di diverse taglie, può addirittura permettere al veicolo di auto-trainarsi anche in retromarcia. |
La correlazione tra la potenza del motore elettrico e la capacità di trazione è determinata dal fattore di riduzione, che trasforma il rapido movimento del motore elettrico in un lento avvolgimento del cavo sul tamburo. Come in tutti i riduttori, un maggior valore di riduzione comporta una maggiore forza di tiro a scapito di una minore velocità. Fondamentalmente si utilizzano due tipi di riduzioni:
1. RIDUZIONE CON VITE SENZA FINE molto robusta e sicura, ma lenta nello srotolamento. Non necessita di freno. 2. RIDUZIONE PLANETARIA O EPICICLOIDALE robusta ed economica, è la più diffusa. Necessita di un freno. Il FRENO, necessario in base al tipo di riduzione presente, si aziona automaticamente non appena il motore del verricello si arresta ed è indispensabile per immobilizzare il tamburo quando il verricello è fermo, di fatto impedendo al carico di tornare indietro. Dato che il freno non consente di srotolare il cavo, per srotolare manualmente si rende necessario un SISTEMA DI SGANCIO DELLA TRASMISSIONE (collegamento tra tamburo e riduttore). |
Il CAVO METALLICO, in acciaio al carbonio, viene generalmente fornito quale prima dotazione. Questo cavo resiste molto bene agli sfregamenti e al calore, ma è sensibile alle pieghe ed allo schiacciamento (cosa tra l'altro abbastanza solita quando si riavvolge in fretta), è molto pesante e tende ad arrugginire se non manotenuto con cura. In caso di rottura del cavo, o di distacco di un gancio, diventa una potente frusta che può essere molto pericolosa. Quando si guida il riavvolgimento, occorre avere assolutamente i guanti ed evitare di far scorrere il cavo tra le mani in quanto possone esserci dei trefoli rotti ed esposti che possono provocare profonde ferite.
Il CAVO SINTETICO presenta diversi vantaggi: è molto più leggero, pratico e versatile del cavo d'acciaio. In caso di rottura può essere riparato (impalmato) in loco, può essere annodato e presenta molti meno rischi di incidente. Per contro, è più costoso, tende a danneggiarsi negli sfregamenti, teme la luce ed il calore (anche del sole). Tutto questo, in nome della sicurezza, si traduce in una sostituzione più frequente. Può essere sostituito se la prima dotazione è in acciaio. Volendo sostituire un cavo in acciaio con uno sintetico, potrebbe sembrare logico acquistarlo della stessa lunghezza. Dobbiamo tenere conto che il diametro del cavo sintetico è maggiore e questo comporterà, sul tamburo, il rischio di un diametro totale maggiore che potrebbe interferire con la struttura del verricello e bloccare il tamburo. Inoltre, come abbiamo visto, maggiore è il diametro del tamburo e minore è la forza di tiro. Dunque, il consiglio è di non eccedere con la lunghezza del cavo, generalmente 20 o 25 metri sono sufficienti e, qualora dovesse servire, si potranno sempre aggiungere delle specifiche fettucce per il recupero (STROPS®). |
Al momento dell'acquisto, ogni verricello devono essere munito di targhetta con marchio CE, e devono essere forniti la dichiarazione di Conformità, ed il libretto d'uso e manutenzione. Inoltre deve essere conforme alla Direttiva Macchine 2006/42/CE e alle norme specifiche previste per il tipo di dispositivo (EN 12100, EN 13135, EN 14492, ecc...). L'installazione del verricello deve essere obbligatoriamewnte trascritta sulla carta di circolazione del veicolo, previo collaudo presso gli Uffici della Motorizzazione Civile, ai quali bisogna presentarsi con il verricello installato, dichiarazione di Conformità, dichiarazione di corretto montaggio e nulla-osta della casa costruttrice del veicolo (tramite il CETOC). |
- Il cavo del verricello, proprio per la sua posizione anteriore al veicolo si sporca regolarmente, anche se non utilizzato. Pertanto deve essere controllato e manotenuto periodicamente nei seguenti modi:
• Ad un controllo visivo, l cavo in acciaio non deve presentare pieghe, schiacciature e sfilacciamenti. Può essere lavato da residui di terra e fango con una idroplutrice, asciugato bene e lubrificato con gasolio o olio. • Il cavo sintetico, essendo fotosensibile, sarebbe bene coprirlo per allungarne la vita. Ad un controllo visivo, non deve presentare sfilacciature o nodi. Può essere lavato in un secchio con acqua e sapone, e poi asciugato all'ombra. Sarebbe bene sostituirlo almeno ogni 3 anni, anche se non è mai stato usato. - È bene tenere acceso il motore, prima, durante e dopo l'utilizzo del verricello, ed utilizzare una o più TAGLIE per aumentare la capacità di tiro e ridurre lo sforzo. - Prima di apprestarti ad effettuare un recupero, indossa sempre i guanti, controlla accuratamente l'integrità del cavo e dei ganci, allontanati e fai allontare tutte le persone dall'area di rischio uguale alla circonferenza determinata dalla lunghezza del cavo. Potrai azionare in sicurezza il verricello tramite il comando a filo o il telecomando. In quest'ultimo caso, ricorda di verificare periodicamente l'efficienza della batteria del telecomando. - Evitare assolutamente di utilizzare il cavo del verricello come se fosse una strop. I rischi sono molteplici e vanno dal danneggiamento del sistema frenante alla rottura del cavo, studiato per un tiro in tensione e non a strappo. - Ricorda di non utilizzare mai un verricello per sollevare carichi verticali. |
I nostri redazionali e le nostre recensioni provengono da test effettuati sul campo nel corso dei nostri viaggi. Contengono ed indicano le caratteristiche, le differenze, ed i consigli per la scelta dei prodotti indispensabili, necessari, superflui, inutili, o addirittura dannosi, per il veicolo fuoristrada e per i grandi viaggi. Trovi informazioni, recensioni e test sui seguenti argomenti: • IL VEICOLO: 01 - PREPARAZIONE DEL 4X4, GLI ERRORI DA EVITARE 02 - CONSIGLI SULL'ALLESTIMENTO DEL 4X4 03 - ATTREZZATURA A BORDO DEL 4X4 PER I VIAGGI 04 - BAGAGLIERE E PORTABAGAGLI ROBUSTI • GLI ACCESSORI: 05 - COMPRESSORI D'ARIA PORTATILI PER IL 4X4 06 - FRIGORIFERI DA VIAGGIO E GIACCIAIE PORTATILI • L'ATTREZZATURA PER IL RECUPERO: 07 - STROPS E GRILLI PER IL RECUPERO DEL 4X4 08 - VERRICELLI PER 4X4, CARATTERISTICHE E SCELTA • LE COMUNICAZIONI: 09 - RICETRASMITTENTI CB, SCELTA ED INSTALLAZIONE 10 - L'ANTENNA PER IL CB, MONTAGGIO E TARATURA 11 - TELEFONO SATELLITARE THURAYA HUGHES 7101 • LA NAVIGAZIONE: 12 - OSMAND, UN OTTIMO GPS PER SMARTPHONE 13 - GPS GARMIN 276C CARTOGRAFICO • UTILITÀ E GUIDA: 14 - PNEUMATICI MAGGIORATI, CALCOLO MISURE 15 - NEVE E GHIACCIO IN 4X4, CONSIGLI E SOLUZIONI NB: i link eventualmente indicati vogliono solo essere un esempio illustrato degli articoli. Potete richiederli al vostro fornitore di fiducia o rivolgendovi alla TOPGEAR.IT, una azienda presso la quale anche noi ci riforniamo per la serietà e la ampia disponibilità di magazzino. |
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