NAMIBIA TRIBALE - ANIMALI E PARCHI
Proiettati nell?Africa Australe, tra i contrasti che solo un paese come la Namibia pu? regalare. Nei
18 giorni indimenticabili alla guida dei 4x4 che ci attendono a Windhoek, scopriremo come sia possibile coniugare la rossa sabbia del deserto con le plumbee rocce grigie avvolte dalla nebbia, le ordinate cittadine in stile tedesco con le capanne di arbusti e fango o come sia possibile la convivenza della tipica fauna africana con le foche e le otarie.
Soggiorneremo nei tre campi del
Parco Naturale Etosha, una delle maggiori riserve faunistiche africane, visitando le numerose pozze d'acqua che, durante la stagione secca, richiamano e concentrano tanti animali. Queste riserve d?acqua rappresentano un eccezionale posto d'osservazione per constatare la spietata gerarchia che ordina il mondo animale. Si vedranno sfilare dapprima i felini, poi gli elefanti, i rinoceronti neri, quindi iene e sciacalli, giraffe, orici e, via via, gli altri erbivori. Le savane ed il vasto
Pan dell'Etosha, una depressione di 4.600 Kmq, arida e piatta, tinta di bianco da uno spessa crosta di sale, ospitano oltre 100 specie di mammiferi, 340 specie di uccelli e svariate specie di serpenti. Non sar? quindi difficile tornare a casa con un carnet pieno di avvistamenti.
Verremo a contatto con due straordinarie etnie: gli Herero e gli Himba. I primi, ormai perfettamente integrati nel veloce sviluppo economico di questo giovanissimo stato mantengono, nonostante tutto, la loro identit? etnica. Il suggestivo abbigliamento vittoriano delle donne
Herero, retaggio della colonizzazione tedesca, colpisce per la sontuosit? delle vesti e per quel buffo copricapo a fiocco.
Motivo di grande interesse sar? la visita a diversi villaggi
Himba. Il popolo d?ocra occupa il
Kaokoland, regione a Nord Ovest confinante con l'Angola e, al contrario degli Herero, mantiene tenacemente le proprie tradizioni ancestrali. La polvere rossa dell'ossido idrato di ferro viene mescolata con del burro e cosparsa su tutto il corpo. La crema li protegger? dal calore e dalle punture dei numerosi insetti sempre presenti nelle societ? pastorali. Vestono i loro corpi con ridotti veli di pelle e numerosi ornamenti realizzati con pelle, conchiglie e rame, ognuno dei quali con il proprio preciso significato.
Non mancheremo di percorrere un lungo tratto della "Costa degli Scheletri". Il suggestivo nome deriva dai numerosi relitti di imbarcazioni che, strette dalla nebbia e tradite dai gorghi della corrente, si sono inesorabilmente arenate sulla spiaggia. La
Skeleton Coast ? oggi un vasto parco naturale in parte visitabile, una distesa di dune e sassi ornati da colorati licheni millenari, animata per lo pi? da iene e sciacalli che vagano alla costante ricerca di piccoli di foca e uova di uccelli marini.
Ci troviamo alla stessa latitudine di Mauritius e di Copa Cabana, eppure possiamo lasciare tranquillamente a casa maschera, pinne e boccaglio e sostituirli con un bel binocolo, utile per ammirare le
otarie di Cape Cross.
Con ancora negli occhi bellissime donne Himba, elefanti, leoni, foche, passeggiando per le pulitissime ed ordinate strade di
Windhoek o
Swakopmund ci sembrer? di essere in Baviera e presto scatter? in noi il desiderio di birra e wurstell. La ferrea colonizzazione tedesca ha, infatti, lasciato i suoi segni nell'architettura e nel modus vivendi dei suoi discendenti.
Ma non finisce qui: la Namibia ospita il pi? antico deserto del mondo, e questo potrebbe rappresentare un'altra validissima ragione per visitarla. Il vento ha sgretolato intere montagne trasformandole in dune, le altissime, meravigliose
dune rosse del Namib. Un tramonto a
Sossusvlei, uno dei luoghi pi? suggestivi al mondo, magari arricchito dal passaggio di una coppia di orici, rappresenta un momento che varr? sicuramente la pena di vivere.
Da un punto di vista botanico susciter? un sicuro interesse la presenza di due piante endemiche: la millenaria
Welwistchia Mirabilis e l'
Aloe Dicotoma, mentre da un punto di vista geologico e naturalistico non possiamo ignorare la presenza di
foreste pietrificate e sorprendenti sculture di rocce modellate dall?erosione.
Per vivere questa avventura sar? sufficiente una valigia con i vestiti e gli effetti personali perch? i nostri fuoristrada saranno completamente attrezzati con tende, vettovaglie e tutto l?occorrente per immergersi in una delle pi? belle regioni del continente africano e vivere da protagonisti un?esperienza da ricordare.
Nessuna vaccinazione ? obbligatoria. Lo standard di pulizia, igiene ed organizzazione di tutti i campeggi ? elevatissimo, sicuramente superiore a quello riscontrabile in genere in Italia. A piacere, ma dietro parere del proprio medico, pu? essere valutata una profilassi antimalarica preventiva.
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